L’adolescenza è un periodo delicato e complesso in cui ci si trova a dover affrontare numerosi cambiamenti: fisici, psichici, sociali. I cambiamenti riguardano:

  • L’accettazione del corpo che cambia: la pubertà determina un cambiamento molto rilevante rispetto alla percezione di sé, del proprio corpo, del mettersi in relazione col mondo e della scoperta della sessualità.
  • Una crescente ricerca di autonomia affettiva e di separazione dal nucleo familiare di origine: cambia il rapporto con i genitori, cambia il rapporto con il gruppo dei pari, che diventa per lui un nuovo e fondamentale punto di riferimento
  • La costruzione della propria identità, che pone di fronte al grande interrogativo del “chi sono”, chi sono io come soggetto. L’adolescente deve individuarsi come soggetto, cioè costruire un proprio sistema di valori e ideali, fare delle scelte, anche diverse da quelle dei propri genitori, o del contesto in cui vive. 
Il periodo dell’adolescenza è un periodo “delicato” anche per la regolazione emotiva: riconoscere il significato emozionale degli stimoli percepiti, comprendere il bisogno di autoregolazione, selezionare e utilizzare una strategia adeguata richiede la coordinazione di molteplici processi cognitivi superiori che coinvolgono le funzioni esecutive e capacità sociali, funzioni deputate spesso alla corteccia prefrontale. Durante l'adolescenza, le regioni del cervello coinvolte nella generazione e nella regolazione degli affetti, compreso il sistema limbico e la corteccia prefrontale, sono in costante sviluppo strutturale e funzionale. Lo sviluppo cerebrale non ancora maturo rende gli adolescenti meno in grado di regolare con successo le proprie emozioni, esponendoli a un rischio maggiore di disturbi legati all'ansia e allo stress (Powers e Casey, 2015).

Nell’affrontare tale profonda trasformazione l’adolescente e i suoi genitori attraversano momenti di difficoltà emotiva e relazionale non solo all’interno della famiglia, ma anche al di fuori di essa, a scuola, e anche talvolta nei contesti amicali e ludici.  Si accende il conflitto, possono essere frequenti le incertezze e le turbolenze, ci si può sentire disorientati, e tutto può perdere di senso. L’adolescente è impegnato a conoscere il suo nuovo mondo, e il suo viaggio può passare attraverso trasgressioni, sfide e fughe da quella che un tempo nel mondo infantile era l’autorità indiscussa (genitori, insegnanti, ecc.). 

In generale, queste manifestazioni comportamentali sono in parte caratteristiche di questa fase di passaggio; talvolta però occorre non sottovalutarle, in quanto possono essere la manifestazione di un disagio più profondo.